venerdì 29 gennaio 2016

Canditi Stellari, Episodio I: L'arancia fantasma

Tanto tempo fa,
in una cucina lontana lontana...

Gravi tumulti
hanno travolto
la Galassia Culinaria
a causa dell'introduzione
dei canditi industriali
nei sistemi stellari periferici. 
L'ingorda Federazione dei Mercanti,
sperando di risolvere la questione,
ha schierato micidiali astronavi da guerra
per impedire tutte le importazioni
di agrumi non trattati nel piccolo pianeta GaudioMagno.
Mentre il Congresso della Repubblica discute senza sosta
l'allarmante succedersi degli eventi, il Cancelliere Supremo
ha inviato segretamente nella Galassia Culinaria due Foodblogger Jedi,
i guardiani del gusto e del sapore, per risolvere il conflitto...

Scorze candite di arancia e di mandarino (metodo classico)



ricette originali
di Pierodi Tamara e di Teonzo
apprese dai due Foodblogger Jedi
durante il  loro addestramento


Ingredienti: (l'etichetta Ricette vegane si riferisce soltanto alla ricetta successiva)
scorze di arancia o mandarino non trattate
acqua
zucchero semolato
miele di acacia (serve a contrastare il processo di cristallizzazione dello zucchero)

Attrezzatura:
un coltello laser per tagliare a spicchi le scorze
una pentola, meglio se con scolapasta laser incorporato
una calcolatrice laser
un calendario laser
una pinza laser
un mestolo laser
un imbuto laser
un colino laser
barattoli di vetro, ovviamente laser

Preparazione:
Prima di tutto procuratevi gli agrumi. Comprateli, rubateli, fateveli regalare, ma che siano belli, freschi e non trattati.
Lavateli bene, pelateli, magnateveli cum gaudio e tagliate le scorze a spicchi larghi, compresa la parte bianca.
Se non riuscite a mangiare in una sola volta abbastanza agrumi da mettere insieme la quantità di scorze che desiderate candire, raccogliete le scorze nell'arco di un paio di giorni conservandole in frigorifero ben chiuse in un contenitore di vetro (come ho fatto io che mi sono mangiata tre arance in un giorno e due il giorno successivo per mettere insieme circa seicento grammi di scorze da candire, che mi hanno fruttato tre vasetti da 250 ml pieni di scorze immerse nello sciroppo e un ulteriore mezzo litro di sciroppo... laser!).
Mettete le scorze nella pentola, copritele di acqua fredda, portate a ebollizione e lasciate bollire per 2-3 minuti.
Scolatele, immergetele in acqua fredda, cambiate l'acqua e ripetete l'operazione per due volte. Ossia: le scorze devono bollire in tutto tre volte.
Dopo la terza e ultima bollitura pesate le scorze.
Ora, mettete nella pentola acqua, zucchero e miele in questa proporzione:
ogni 100 g di scorze,
200 g di acqua
200 g di zucchero
33 g di miele.
In altre parole, dovete ricavare il peso dell'acqua e il peso dello zucchero moltiplicando il peso delle scorze per 2, e il peso del miele dividendo il peso delle scorze per 3.
Mettete la pentola sul fuoco finché lo zucchero non si sarà sciolto completamente.
Versate le scorze nello sciroppo caldo, coprite la pentola, lasciate macerare le scorze nello sciroppo per 24 ore e scrivete sul calendario Giorno di canditura delle scorze numero uno (vi servirà una penna laser).
Il giorno dopo scolate le scorze (lo sciroppo deve essere recuperato, quindi se la pentola ha lo scolapasta incorporato usate quello, altrimenti potete estrarre le scorze dallo sciroppo usando una pinza per farle poi sgocciolare in uno scolapasta posto sopra la pentola), riportate a bollore lo sciroppo, fatelo ridurre lasciandolo sobbollire senza coperchio per qualche minuto (a seconda di quante scorze avete: con i miei 600 grammi l'ho fatto sobbollire per 5 minuti), poi spegnete il fuoco, lasciatelo raffreddare sempre senza coperchio, versatevi di nuovo le scorze e scrivete sul calendario Giorno di canditura delle scorze numero due.
Ripetete questa operazione ogni 24 ore finché lo sciroppo non sarà diventato molto denso, la parte arancione delle scorze non sarà diventata lucida e  la parte bianca trasparente fino a sembrare arancione. Ci vorranno circa 8 giorni.
Arrivati al giorno di canditura delle scorze numero nove, scolate per bene le scorze, filtrate lo sciroppo usando il colino, riempite i barattoli per metà con l'imbuto e il mestolo, sistematevi dentro le scorze e chiudeteli.
Invasate anche lo sciroppo avanzato, che potrà essere usato per aromatizzare i dolci, per dolcificare tè, tisane e yogurt, per arricchire torte e gelati.
Potete conservare lo sciroppo e le scorze, ben ricoperte dallo sciroppo, nel frigorifero per diversi mesi. Quando vorrete utilizzare le scorze potete scolarle dallo sciroppo e farle asciugare per qualche ora tenendole su una gratella e rigirandole ogni tanto.
Un suggerimento per usarle? Frullatele ricavandone una pasta con la quale aromatizzare i dolci in mancanza di arance fresche!


Scorze candite di arancia e di mandarino (metodo laser, ossia veloce)



ricetta di Piero
già pubblicata qui

Ingredienti:
scorze di arancia o mandarino non trattate
acqua
zucchero

Preparazione:
Il metodo veloce dà risultati buoni, ma non pari a quelli che si ottengono con il metodo classico, perché una buona canditura richiede tempi lunghi. Usate il metodo veloce se siete in emergenza, se non avete tempo, o se l'alternativa è comprare quelli industriali!
Sbucciate gli agrumi, mangiateli e tagliate la scorza a strisce larghe, oppure, come in questo caso, a striscioline.
Mettete le scorzette in un pentolino, copritele di acqua fredda, portate a bollore e fate bollire per 2 minuti.
Toglietele dal fuoco, scolatele, raffreddatele con acqua corrente, rimettetele nel pentolino e ripetete il procedimento. In tutto le scorzette devono bollire 4 volte se di arancia e 3 volte se di mandarino, ogni volta per 2 minuti.
Dopo l'ultima bollitura scolatele e pesatele.
Mettete in una padella tanta acqua e tanto zucchero ognuno pari al peso delle scorzette (ossia, per 100 g di scorzette mettete nella padella 100 g di acqua e 100 g di zucchero).
Aggiungete le scorzette e fatele cuocere finché l'acqua non sarà evaporata e lo sciroppo quasi scomparso dalla padella.
Un attimo prima che il fondo della padella risulti completamente asciutto togliete le scorzette dal fuoco e mettetele ad asciugare, distanziate tra loro, su un largo foglio di carta da forno. Lasciatele asciugare per una giornata.
Fate attenzione a non lasciare troppo a lungo le scorzette sul fuoco. Se le fate cuocere un secondo di più lo zucchero si cristallizza.


"Maestro Foodblogger Jedi, vorrei che mi iniziassi ai segreti della canditura."
"Devi sapere che la canditura è un metodo di conservazione di frutta e altre parti di piante commestibili mediante immersione in uno sciroppo di zucchero. Durante il processo di canditura il contenuto in acqua della frutta si riduce per osmosi e il contenuto in zucchero viene portato gradualmente a oltre il 70%. Devi anche sapere che la parola candire viene dall'arabo qandat, che è la trascrizione della parola in sanscrito khandakah, che significa "zucchero". Ricorda: quando verrà il momento in cui ti troverai faccia a faccia con gli agrumi da candire... usa la Scorza!"


Che la Scorza sia con voi!


Questa ricetta partecipa al 100% GLUTEN FREE FRI(DAY) di Gluten Free Travel and Living.

I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living

14 commenti:

  1. quanto buone sono le scorze di arancia fatte in casa??? incomparabile sapore/colore rispetto a quelle comprate (che sono praticamente pezzi di gomma colorata).
    anche io l'anno scorso avevo sperimentato e pubblicato il metodo lungo visto da Teonzo, e da allora non l'ho più mollato. Mi ero fatta dei vasi di scorze che, aprendoli dopo un anno, ancora rilasciano un fantastico profumo. E anche quest'inverno, ho fatto nuova scorta!!!
    ciao Franci!!!

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    1. Sono completamente d'accordo con te sui canditi fatti in casa e sui pezzi di gomma colorata, e ho letto anche il tuo post mentre facevo ricerche. ;o)
      Anche con il metodo veloce ho avuto buoni risultati, ma le scorze candite con il metodo classico mi hanno fatto veramente innamorare!
      Buona giornata e grazie . :o)

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    2. e aggiungo: io ero una di quelle che toglieva i canditi ad uno ad uno dal panettone...
      ora ne metto un sacco ovunque!!!
      baci!!!

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    3. Io invece me so' sempre magnata tutto, però lo compro, il panettone! ;)

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  2. Grazie per questo ben di dio! Ma mi domando:La buona volontà sarà un'arma a doppio taglio "laser"? Resta il fatto che pur di avere questi incontri culinari e oltre, sarei disposta ad incappare in quelli ravvicinati anche di secondo e terzo tipo. Provero' il Tutto. E che la "laser pazienza" sia con me...io che di pasticci ne conosco di stellari:)

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    1. Eheheheh!
      Non c'è trucco, non c'è inganno
      qui pasticci non si fanno
      la ricetta è ben sicura
      li puoi far senza paura!
      :D :D :D

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    2. in tal caso....il giusto augurio è:

      Che la forza sia con te !!!!!

      :D:D:D:D:D

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  3. Ahahahahah, sei troppo forte!!!!
    Pure l'introduzione a forma di alberello.
    E le risposte in rima!!!

    Le scorze ti sono venute benissimo. Per chi avesse ancora dei dubbi c'è da dire che valgono sicuremente l'attesa. Ci vuole solo un po' di pazienza e...una pentola in più! :))))

    Che la scorza sia con te!

    questo commento è stato scritto col laser, ovviamente

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    1. Ahahahahahahah fortissimo anche tu!!! :D :D :D
      Qui adesso non si fa altro che scolare canditi dallo sciroppo per infilarli dovunque... Se continua cosi' altro che pentola in piu'!
      Quando ho scolato la prima scorza l'ho guardata, cosi' tutta morbida, lucida, trasparente, attraversata dalla luce... e mi sono commossa!
      Quando l'ho mangiata... machettelodicoaffa', lo sai meglio di me! ;o)

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  4. ahahahaahahahha le scorzette le hai tagliate col laser immagino!

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    1. Ovviamente! Ahahah! Ho un tagliascorze laser! :D :D :D

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    2. Ovviamente! Ahahah! Ho un tagliascorze laser! :D :D :D

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    3. e mi raccomando, con questi canditi stellari ci devi fare un bellissimo lievitato supergalattico che ci porterai a panissimo, vero?

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